-
- 07 Ott
Denti del giudizio
I denti del giudizio sono i terzi, nonché ultimi, molari che spuntano nelle arcate dentarie. Chiamati anche ottavi, i denti del giudizio devono il loro singolare nome all’età in cui erompono attraverso le gengive: rispetto agli altri denti, quelli del giudizio tardano ad affiorare per comparire normalmente tra i 18 ed i 25 anni, un’età che, almeno teoricamente, potrebbe essere definita “epoca del giudizio”. La comparsa dei quattro denti del giudizio stabilisce il completamento della dentizione permanente.
Tuttavia, non sempre i terzi molari sono presenti nell’arcata dentaria: non è infatti raro che uno o più denti del giudizio, rimanendo inglobati nell’osso e nella gengiva, manchino di spuntare;
altre volte, pur riuscendo parzialmente ad erompere dalla gengiva, non completano il proprio sviluppo: in simili circostanze non trovando lo spazio sufficiente per concludere la crescita, rimangono ancorati nell’osso mascellare o mandibolare. L’eruzione incompleta dei denti del giudizio può, a sua volta, predisporre alla formazione di focolai d’infiammazione cronica, tanto da rendere necessaria l’estrazione del dente.I denti del giudizio sono un patrimonio ereditario che ci perviene dagli antichi ominidi. Per far fronte ad una dieta primitiva basata su alimenti duri e tenaci, i nostri antenati necessitavano di denti molto robusti, e di mascelle altrettanto forti e resistenti. Nell’epoca moderna l’alimentazione è più morbida e raffinata, composta dunque da cibi che non richiedono una masticazione così vigorosa ed energica; per questa ragione, le mandibole dell’uomo contemporaneo sono andate incontro a modificazione, diventando meno sviluppate rispetto al passato con dimensioni ridotte che impediscono od ostacolano il corretto sviluppo dei denti del giudizio.
Non sempre è necessario procedere con l’estrazione di uno o più denti del giudizio. Difatti, quando sono perfettamente allineati e non creano disturbi di alcun tipo, possono anche rimanere nella loro sede naturale per tutta la vita.
La loro estrazione si rivela indispensabile nelle seguenti circostanze:
- denti del giudizio colpiti da carie profonda o difficilmente curabile;
- denti del giudizio gravemente danneggiati da ascessi, cisti, granulomi dentali od altre gravi complicanze;
- dente del giudizio che cresce in modo scorretto e non è allineato con gli altri denti: la posizione anomala assunta dal terzo molare non solo impedisce od ostacola la corretta pulizia dentale con dentifricio, spazzolino e filo interdentale, ma espone anche lo stesso dente al rischio di carie, mal di denti, gengive gonfie ed infiammate e, nei casi più gravi, ascesso dentale;
- il mancato/incompleto sviluppo dei terzi molari può causare mal di denti ed infiammazione gengivale (pericoronarite);
- situazioni ortodontiche specifiche;
- denti del giudizio che crescono orizzontalmente e, spingendo sui secondi molari, provocano dolore durante la masticazione. La crescita obliqua dei denti del giudizio favorisce il deposito di residui di cibo sulle fessure gengivali che, inevitabilmente, si vengono a formare: anche in questo caso, i batteri trovano le porte aperte per avviare un processo infettivo che si traduce in carie e pulpiti.